Christmas has come... ...and gone!

03.01.2018

Si, il tanto atteso Natale, il primo di Viktor, è arrivato e se n'è andato in un batter d'occhio.... ecco come abbiamo trascorso le feste a casa Jakobsen.

La famiglia al completo (suoceri inclusi) ha trascorso la settimana di Natale con l'influenza e virus d'ogni tipo. La sottoscritta se n'è stata sul sofà per una settimana intera con la febbre e un occhio con congiuntivite (era talmente gonfio che un sopracciglio era un cm più alto dell'altro).

Tralasciando i dettagli del Lazzaretto Jakobsen, il pranzo di Natale è andato bene. Dovete sapere che qui il Natale si festeggia il 24 dicembre, mentre il 25 è un giorno come tanti altri. Quindi il 23 sera, col mio occhio da zombie (totalmente rosso all'interno), mi sono messa ai fornelli e ho preparato i classici piatti natalizi svedesi.

Ecco cosa prevede il menú di natale svedese:

- Prosciutto gratinato al forno con una bella spennellata di senape, polpette, Jansson frestelse (patate, cipolle e acciughe gratinate al forno con crème fraiche), costine di maiale, prinskorv - salsicciotti, simili a mini hotdog

- Uova sode con caviale, salmone affumicato, diversi tipi di aringhe marinate, gamberetti in salsa maionese, insalata di barbabietole e mele

- Formaggi, Ris à la Malta (il dessert, riso cotto nel latte, poi mescolato con panna montata e zucchero a velo e spicchi di mandarini), Glögg e pepparkakor (vin brulé e biscotti allo zenzero).

Ricapitolando, dopo aver passato il 23/12 sera e il 24 mattina a  cucinare ho bruciato anche l'energia che avevo in riserva e il resto della giornata è passata sul sofà. Noi adulti ci siamo comunque rallegrati nel vedere Astrid scartare la montagna di regali ricevuti. Poi da brava sorella maggiore ha pure aiutato Viktor a scartare i propri.

Il 25 dicembre, come ogni anno, c'era in programma il Natale italiano, ovvero stramangiata a casa di amici italiani con visita di Babbo Natale. Inutile dire che li abbiamo risparmiati della nostra presenza.

Ci siamo ripresi appena in tempo per il festone di Capodanno. Io, non ero più in versione zombie ma ho dovuto rinunciare al trucco (agli occhi) e rispolverare i miei occhiali da vista (ecco perché non compaio in foto quest'anno).

E così l'ultimo giorno dell'anno, con outfits blu e tacchi da 12 (solo io) i Jakobsen sono finalmente usciti di casa ed è stata una sensazione fantastica.

Quest'anno una coppia d'amici ci ha ospitati e offerto una cena a prova di Master Chef. Inoltre la vista dal loro appartamento era mozzafiato e perfetta per i fuochi d'artificio di mezzanotte.

Questo 2017 è stato un anno incredibile per me: un figlio, una casa nuova, un contratto di lavoro rinnovato durante la maternità, l'inizio della mia collaborazione con Not Only Mama e del mio percorso da blogger.... non posso proprio lamentarmi, neanche dopo aver rischiato una metamorfosi in zombie (o Polifemo, se preferite).

E voi? Come avete concluso il 2017? O meglio ancora, come avete iniziato il vostro 2018? Noi stiamo preparando le valige e tra qualche giorno ci ritroveremo a camminare a piedi nudi su una bellissima spiaggia.

A presto

Wanda


© 2017 Wanda Jakobsen/ Come son finita al Polo Nord?
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