"Shall I compare thee to a summer's day..." Ecco come ho incontrato mio marito
Esattamente 15 anni fa, il nove di novembre, in un posto (Lyngby) fuori Copenhagen, ho incontrato Fredrik, uno svedese, mentre ero a una Julølfest.

Dovete sapere che in Danimarca, circa un mese prima di Natale si inizia a vendere la Juløl, cioè birra natalizia (Jul = Natale, øl = birra), che non è altro che la classica birra ma un po'più alcoolica e con etichetta a tema. Bene, in questo periodo ci sono le famose Julølfest o festa della birra natalizia e io ovviamente non me la potevo perdere.
Ma cos'è veramente successa quella sera? La sera in cui ho incontrato Fredrik io avevo un date! Ebbene si, c'era un ragazzo svizzero che in più occasioni mi aveva chiesto di uscire e io gli avevo sempre detto di no. Quel giorno mi ha proprosto di andare insieme ad una cena a casa di un suo amico portoghese e poi alla Julølfest. Ho accettato e, "armata" di una torta alla Nutella, sono arrivata a cena col mio date. A metà cena sono arrivati tre ragazzi, due tedeschi e uno svedese e io ho subito pensato "che bello lo svedese!" Ovviamente, essendo io in compagnia, il vikingo non si è osato farsi avanti inizialmente. Solo verso fine serata, quando ci stavamo dirigendo alla festa della birra, si è avvicinato e ha fatto le tre classiche domande per studenti Erasmus: Come ti chiami? Da dove vieni? Cosa studi? Le mie risposte: mi chiamo Wanda, sono italiana e studio letteratura inglese e Shakespeare.
You had me at hallo, o per meglio dire you had me at Shakespeare! Si, è tutta colpa di Shakespeare se mi sono inamorata! Dovete sapere che appena ho nominato lo scrittore Fredrik mi ha recitato a memoria il Sonetto 18 che inizia così:
Shall I compare thee to a summer's day?
Thou art more lovely and more temperate.
Rough winds do shake the darling buds of May,
And summer's lease hath all too short a date.
Totalmente spiazzata dal fatto che un ingegnere potesse avere gusti letterari così raffinati, ho continuato a parlare con lui per il resto della serata, dimenticandomi del date. All'improvviso però ho dovuto lasciare la festa (senza scambio di numeri di telefono) perchè non potevo perdermi l'ultimo bus per Copenhagen.
Per un mese intero ho cercato, tramite amici, di rintracciare Fredrik ma tutti i miei amici che studiavano ingegneria dicevano di non sapere chi fosse. Poi verso metà dicembre il destino ci ha fatto riincontrare.
Un'amica mi aveva chiesto di seguirla a una festa a Studenterhuset, un locale per studenti (90% Erasmus), ma io non ne avevo voglia perché la fila per entrare era di solito chilometrica. Quest'amica però ha insistito e alla fine mi ha convinta ad andare là, promettendo che se ci fosse stata una lunga fila saremmo subito andate in un altro locale. Destino vuole che quella sera non ci fosse fila per entrare. Quella sera, a Studenterhuset, ho rivisto Fredrik che era lì per festeggiare con degli amici cinesi. Dopo un po' abbiamo lasciato il locale per un altro, il Moose. Lì mi ha raccontato che sarebbe ritornato in Svezia qualche giorno dopo ma che era interessato a rivedermi; così abbiamo iniziato a progettare un mio eventuale viaggio a Uppsala a gennaio.
Vi ricordate di quegli amici che avevano detto di non sapere chi fosse lo svedese? Bene, dopo avergli raccontato la storia hanno avuto il coraggio di dirmi: "ah si Fredrik, mangia alla mensa con noi!!" Si ma allora perché mi avevate detto di non conoscerlo? Forse perché uno di loro era interessato a me? Domanda che non avrá mai una risposta.
Per concludere, a gennaio, sola soletta me ne sono andata in Svezia per incontrare Fredrik e lì abbiamo deciso di diventare una coppia. Sei mesi esatti dopo è arrivata la proposta di matrimonio.
Il resto è storia.
Wanda