Vacanze dove vuoi ma sempre con i tuoi

27.08.2018

On the road - dalla Svezia all'Italia in macchina, passando per Danimarca, Germania e Svizzera. 1800 chilometri di Autostrade, Autobahn, ponti, tunnel, traghetti, B&B, mare, pianure e montagne.

Dopo un lungo periodo di pausa sono tornata a scrivere. Le vacanze sono finite e il lavoro è ricominciato. È passato ormai un mese da quando siamo rientrati dall'Italia ma non è troppo tardi per condividere con voi la nostra avventura on the road.

Il primo viaggio in macchina in quattro è iniziato un sabato mattina, abbiamo passato il ponte e il tunnel che collegano Svezia e Danimarca e abbiamo guidato fino a Rødby, nella parte di Danimarca che si chiama Jylland, Da lì abbiamo preso il traghetto che ci ha portati a Puttgarden, in Germania.

Da Puttgarden è iniziata la lunga marcia verso sud. Una buona parte del viaggio è stata piacevole e divertente, abbiamo fatto diverse tappe per mangiare o sgranchirci le gambe, abbiamo chiacchierato a lungo in macchina e i bambini si sono intrattenuti con giochi che avevo preparato. In qualche occasione ho tirato fuori l'Ipad, anche chiamato Piano B, in altre i bambini hanno dormito. Nonostante tutto, il viaggio è stato a tratti faticoso a causa delle "Stau" le chilometriche code autostradali per via dei lavori in corso.

Dopo una lunga giornata passata in macchina abbiamo deciso di fare tappa a Kassel, la città a cui ci siamo affezionati due anni fa tanto da farci scegliere lo stesso B&B per la notte.

Kassel è una bella città di circa 200 mila abitanti che si affaccia sul fiume Fulda. Proprio di questi localini e ristoranti sul fiume mi sono innamorata, forse perché un po' mi ricordano quelli dei Murazzi a Torino.

Dopo il check in siamo ovviamente usciti alla ricerca di un ristorante con l'aiuto di Trip Advisor (grazie a chi l'ha inventato!). Abbiamo trovato Karl's, che si affaccia sul Fulda e, oltre a farci gustare piatti tipici, ci ha regalato un bellissimo tramonto sul fiume.

Il giorno seguente, dopo un'abbondante colazione, siamo ripartiti per poi raggiungere la Svizzera verso tardo pomeriggio. A sud di Zurigo abita un nostro amico che visitiamo ogni volta che si va in Italia in macchina. In questa zona abbiamo trovato un chiostro Kappel am Albis dove si poteva pernottare.

Immaginatevi un paesino circondato da montagne, tutto verde e pieno di fiorellini di ogni colore, dove il rumore delle macchine viene sostituito dal cinguettio degli uccelli. Ecco, noi eravamo lì per un giorno ma ci sarei rimasta volentieri più a lungo. L'atmosfera era molto rilassante ma forse troppo. Ce ne siamo accorti a colazione quando siamo entrati nella sala dove si serviva colazione e le risate dei bambini, appena svegli e carichi di energia, hanno destato lo sguardo degli altri ospiti. Tra tutti i posti abbiamo proprio scelto quello dove si va a fare il ritiro spirituale accompagnato dalla pratica del silenzio. Davanti a noi una tavolata intera con persone che si guardavano ma senza aprire bocca. Mi sono quasi sentita in colpa per essere entrata lì con due bambini e ho veramente fatto il possibile per tenerli calmi. Siamo usciti senza essere stati cacciati!!

Il viaggio è proseguito poi in direzione Bellinzona, dove abbiamo fatto tappa e gustato un altro pranzo epico (sempre grazie al nostro fedele amico Trip Advisor) nel ristorante Casa de Popolo.

Dopodiché nuovamente on the road per continuare e concludere questa prima parte di viaggio in Italia.

Siamo finalmente arrivati in Piemonte e lì abbiamo trascorso il resto della settimana. A Vicoforte, il mio paesino d'origine, ci siamo dedicati alla mia famiglia e a una delle mie più care amiche.

Cosa ci ricorderemo di questa prima parte di viaggio? I paesaggi incantevoli che la Svizzera regala e le scenate di Astrid appena entravamo in un autogrill. Sì, la principessa si fiondava verso gli scaffali di peluches e giochi e poi era un'impresa teglierglieli di mano. Spesso non usciva a mani vuote!

Comunque, se volete saperne di più sulle attrazioni che ci sono nell'area in cui vivevo, stay tuned, presto arriverà un nuovo post.

Wanda

© 2017 Wanda Jakobsen/ Come son finita al Polo Nord?
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